La Valle di Non è la più ampia e popolata valle del Trentino, un altopiano percorso dal passaggio del fiume Noce. L’attuale paesaggio anaune è contraddistinto dalla frutticoltura intensiva, dalle grandi aree prative, dalla presenza di importanti castelli e rocche.

È qui che sorge il comune di Predaia, composto da 5 ex comuni e da 14 paesi, delimitato geograficamente dalla grande diga di Santa Giustina a settentrione e dai Monti Anauni ad Est.

Per la sua eccezionale posizione, la Valle di Non è stata abitata fin dai tempi del Paleolitico, 11.000 anni fa, e del Mesolitico (9.500 – 5.500 a.C.), ma i segni più antichi dei cacciatori preistorici, risalenti a 12.000 anni fa, sono stati trovati proprio nel comune di Predaia, precisamente a Tres.

La civiltà meglio testimoniata è quella dei Reti, risalenti all’età del Bronzo e all’età del Ferro. Da lì iniziò la romanizzazione della Valle, attestata dalla Tavola Clesiana, in cui l’imperatore Claudio conferiva ufficialmente la cittadinanza romana agli Anauni. Cles e Sanzeno si affermano in questi secoli come centri economici, culturali e religiosi di grande importanza nel contesto della X Regione “Venetia et Histria”, all’interno della quale era compresa la Valle di Non.

Nel 397 d.C. la Valle è interessata da un importante evento che segna l’evangelizzazione della Valle, il martirio di tre missionari provenienti dalla Cappadocia, Sisinio, Martirio ed Alessandro, inviati nella Val di Non dal Vescovo di Trento di allora, Vigilio, dove era ancora vivo il culto pagano di Saturno.